Capitano mio capitano

Essere parte del cambiamento, costruire e condividere una cultura dell’innovazione è un desiderio che si fa esigenza in molti campi. Una originale chiave di lettura può venire dal confronto con il mondo dello sport.

20150212 Capitano mio capitanoÉ in questa prospettiva che Sportmeet e l’Istituto Universitario Sophia hanno promosso a Trento, giovedì 12 febbraio, una serata dal titolo “Capitano, mio capitano! – Capitani a confronto su creatività ed innovazione al servizio del team”.
Protagonisti dell’evento sono stati i tre capitani delle squadre professionistiche trentine, ovvero Emanuele Birarelli per Trentinovolley (Lega A1), Giada Marchioron per Trentinorosa (Lega A2) e Toto Forray per Aquilabasket (Lega A1). A fare da moderatore è stato Paolo Crepaz, medico dello sport, giornalista e presidente della Fondazione per Sophia.
L’evento si collocava nel programma della Winter School universitaria internazionale dal titolo “Be part of the change” promossa a Trento, dal 10 al 15 febbraio, dall’Istituto Universitario Sophia di Loppiano, fondato da Chiara Lubich, in collaborazione con Sportmeet. Obiettivo della Winter School era quello di sperimentare un’originale metodologia accademica: in un quadro intergenerazionale, interculturale ed interdisciplinare, 42 studenti da 18 nazioni hanno potuto fare esperienza del percorso quotidiano che si svolge a Sophia, alla ricerca del legame tra sapienza e saperi. Grazie a Sportmeet, gli studenti della Winter School hanno anche potuto vivere appassionanti momenti di sport, dal pattinaggio su ghiaccio allo sci di fondo, dallo sci alpino alle ciaspole. Se il mondo contemporaneo ha consegnato la gestione della creatività essenzialmente all’innovazione tecnologica, alla competizione e al conflitto economico e politico, è tempo di cercare nuove vie per costruire e condividere una cultura dell’innovazione. Ed anche lo sport può avere un ruolo significativo e responsabile. E’ questa la conclusione scaturita nella mente di tanti.