Convegno internazionale a Krizevci in Croazia

{gallery}album/2014/20141200:300:200:1:1{/gallery} Pedagogia e sport nell’ottica dell’educazione alla pace.

Nella cornice della cittadella Faro a Krizevci, 70 km ad est di Zagabria, un interessante occasione di formazione sul rapporto pedagogia e sport. Si è rivelata un occasione per accogliere la “sfida” di carattere culturale di apertura ad una comprensione multidisciplinare della realtà educativa, con un confronto dal punto di vista della pedagogia e dal punto di vista dello sport nella sua accezione più ampia, nella promozione della pace.

108 i partecipanti: dalla Slovacchia, Croazia, Serbia, Italia, Austria, Albania, Francia, Argentina. Presenti alcuni delle Istituzioni e dei mass-media quali il vice-sindaco e l’assessore alla cultura di Križevci, la consigliera del Ministero dell’Istruzione di Zagabria- sezione scuole dell’infanzia- e la TV regionale.

La mattinata si è aperta con una coreografia sulla pace realizzata dai bambini della Scuola elementare V. Nazor della città di Križevci, seguita dalla relazione in tedesco del Prof. Konrad Kleiner , Docente nella Facolta’ di Scienze motorie di Vienna che da tempo collabora con Sportmeet, che con un approccio critico ha stimolato la riflessione sulla difficile relazione tra lo sport praticato ad alto livello e l’educazione alla pace; l’intervento in italiano di Giuseppe Milan,professore di Pedagogia Interculturale e Sociale presso l’Università di Padova, su “ Lo sport e l’educazione a vivere insieme“, con un excursus storico ha messo in luce la correlazione tra sport ed educazione nella formazione e consapevolezza del Sé, e nello sviluppo delle competenze relazionali: competenze chiave per l’educazione alla pace. Anna Lisa Gasparini nella relazione in croato “Percorsi pedagogici di comunione“ ha delineato gli elementi portanti della pedagogia di comunione, tra i quali l’educazione alla pace rappresenta un aspetto fondamentale.
Le nostre pause sono state allietate da un quintetto di ragazzi che alla chitarra hanno eseguito diversi brani.
I lavori sono proseguiti con una tavola rotonda in cui hanno donato la loro esperienza in slovacco la Scuola di Bratislava, in italiano la Rete Progetto Pace e, in croato, il Progetto Living peace. Nel pomeriggio, alla ripresa dei lavori Pierre Benoit ha presentato l’Unesco e gli obiettivi di New Humanity, di cui EdU e Sportmeet rappresentano due realtà collegate.

Si sono poi svolti 4 laboratori

– Rete Progetto Pace (Giovani di Treviso- Italia),
– Sport4peace. (Sabine Puchinger e Prof. Konrad Kleiner- Austria )
– Pedagogia di comunione e metodo Agazzi (team della scuola Raggio di sole)
– SOPHIA – Comunità accademica come laboratorio di pace – (Jelena Mališa).

Molti dei docenti presenti sono rimasti sorpresi da un “nuovo rapporto con la problematica dell’educazione alla pace”.“Sono rimasto colpito dalla profondità e la qualità dei concetti espressi che hanno favorito l’ interdisciplinarietà. Ciò mi ha dato un nuovo slancio e entusiasmo per lavorare nel mio campo” (un insegnante di scuola superiore).  “Ho capito che la pace e l’educazione iniziano da me e dal rapporto con la persona che mi è accanto” (Una direttrice). “Ho visto un nuovo modello di “rete” tra professori di nazioni e culture diverse che si mettono a confronto in uno scambio di teoria e pratica professionale. Un modello di legame interdisciplinare”.